domenica 23 agosto 2009

Montaggio alternato, analitico e contiguo (p.91)

La chiarezza narrativa dipende dal fatto che lo spettatore capisca il rapporto spaziale e temporale tra una sequenza e l'altra unite dal montaggio (c'è stata un'ellissi? uno spostamento da un luogo all'altro?). Le tecniche utilizzate per mantenere questa connessione narrativa a partire dal 1917 avrebbero formato il principio di continuità narrativa del montaggio. Il sistema deriva da tre modi fondamentali per unire le sequenze:

- MONTAGGIO ALTERNATO: caratterizzato dallo spostamento dell'inquadratura avanti e indietro tra luoghi diversi, per presentare fatti che avvengono però contemporaneamente. Uno dei primi casi è rappresentato da The 100 to 1 shot, or a Run of Luck realizzato nel 1906 dalla Vitagraph, in cui viene mostrato una corsa all'ultimo minuto per pagare un'ipoteca mentre il padrone di casa tenta di cacciare una famiglia. Il montaggio alternato fu utilizzato sapientemente anche in Le cheval emballè, film del 1908 della Pathè, e non per un film-salvataggio. Esso influenzò anche D.W. Griffith che tuttavia si distinse per essere colui che esplorò le possibilità di questa tecnica nella maniera più ardita (vedasi The lonely villa, 1909). Nel 1912 era una tecnica comunemente usata nei film americani.

- MONTAGGIO ANALITICO: caratterizzato dalla suddivisione in più inquadrature di un unico spazio: esempio semplice è l'inserire inquadrature più ravvicinate di ciò che accade. In questo modo un campo lungo mostrava l'intero spazio ed uno più stretto dava maggior rilievo a particolari come espressioni del viso od oggetti. Divenne frequente a partire dalla metà degli anni 10. Un esempio è After one hundred years, produzione Selig del 1911.

- MONTAGGIO CONTIGUO: caratterizzato da personaggi che escono dall'inquadratura per poi riapparire in quella successiva, e tipico degli inseguimenti. Esempio di film che utilizzano un simile procedimento è Rescued by Rover, prodotto da Hepworth nel 1905. Verso gli anni '10 i registi compresero che se si mantiene una direzione costante di movimento si aiuta il pubblico a seguire la traccia dei rapporti tra spazi differenti (RACCORDO SULLA DIREZIONE). Agli inizi degli anni '10 divenne frequente un altro tipo di raccordo, il RACCORDO SULLO SGUARDO: un personaggio guarda fuori campo, e dalla seconda inquadratura ci viene mostrato ciò che egli osserva (non necessariamente dal suo punto di vista), che divenne il modo comune per mostrare il rapporto fra inquadrature successive. Nello stesso periodo divenne frequente anche il DOPPIO RACCORDO SULLO SGUARDO: un personaggio guarda fuori campo un altro personaggio che a sua volta guarda nella direzione opposta rispetto al primo. Con qualche ulteriore elaborazione esso è oggi conosciuto come CAMPO/CONTROCAMPO ed utilizzato nei dialoghi, nelle lotte ed in tutte le scene in cui i personaggi interagiscono l'uno con l'altro. Uno dei primi esempi di campo/controcampo è The Loafer, prodotto dalla Essanay nel 1911.

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